CHI SIAMO
1898
Si costituisce la Ditta G. Barella e R. Belluschi “specializzata nella decorazione e pittura” in seguito al pensionamento di G. Barella la ditta si scinde.
1911
La fondazione
Rinaldo Belluschi fonda l’omonima azienda che, fino agli anni ’60, si occupa esclusivamente di restauro e decorazioni di chiese, ville e palazzi.
1912
La collaborazione con Sant’Elia
L’Architetto Antonio Sant’Elia, pittore ed esponente del Futurismo, incontra Rinaldo Belluschi presso la scuola di pittura e decorazione, in seguito progettano ed eseguono i motivi ornamentali di edifici pubblici e privati in Como.
1913
I colori ai Silicati
Rinaldo Belluschi acquista in Francia le formule per la produzione delle pitture ai silicati inventate da un chimico tedesco, A.W.Keim. Da quel momento la quasi totalità delle opere di facciata, dei decori e le rifiniture dei graffiti, vengono realizzate con questi colori, di cui ancora oggi abbiamo testimonianza della durabilità.
Anni ’50
Nei primi anni del dopoguerra, l’impresa inizia a sperimentare nuove tecniche e si utilizzano e sperimentano anche i nuovi materiali “moderni”
1959
Riccardo Belluschi
A seguito della prematura scomparsa del fondatore, subentra ancora giovanissimo Riccardo Belluschi, il quale introduce nell’attività settori come il risparmio energetico, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili civili ed industriali, la ricerca e formulazione di nuovi materiali e tecnologie senza mai perdere di vista il settore primario dell’impresa Belluschi: il restauro.
L’impresa Belluschi si arricchisce di un laboratorio interno dove vengono studiati nuovi materiali e sperimentate nuove tecniche di restauro, come la pulitura a secco con impianti auto costruiti.
All’inizio degli anni Sessanta, viene utilizzata la prima idropulitrice, attrezzatura vista nei cantieri navali olandesi. Vengono sperimentate nuove tecniche di verniciatura abbinate alla decorazione, per il trattamento di acciaio, rame, plastica.
Fervido innovatore, Riccardo viene chiamato come consulente dell’Unesco per il restauro del patrimonio architettonico in tutta Europa, lavora a fianco dei celebri restauratori dei musei londinesi. È di questi anni anche il primo impiego delle tecniche laser per il restauro.
1971
Alla fine degli anni Sessanta, viene impiegata la prima rete annegata in pitture ad alto modulo elastico; questo sistema visto in ambito nautico, viene brevettato prevedendo due strati di intonaco rasante “Fibromineral”.
Riccardo Belluschi prende il posto che fu di suo padre ed inizia una cospicua collaborazione con La Scuola di Arti e Mestieri Beato Angelico, di cui sarà per lunghi anni presidente, ed in contemporanea l’impresa Belluschi si occupa anche di formazione delle maestranze con numerose altre scuole ed istituzioni.
1972
Viene creato il primo impianto di verniciatura robotizzato e realizziamo le prime deumidificazioni con il metodo ad iniezione di resine.
1973
È in questi anni, primi in Europa, che l’impresa utilizza i ponteggi in alluminio, i bracci oleodinamici, i ponteggi sia auto-sollevanti che a bilancino. In questo periodo i frontali dei balconi vengono rivestiti con acciaio, rame o alluminio preverniciato, secondo una nuova tecnologia che diverrà famosa come “il frontalino”.
1974
Brevetto del cappotto a fibre orientate “Fibrosystem” e del rivestimento spatolato a base di silicati “Fibrosilicato”.
Nasce il nuovo laboratorio dove Felice Bogani e Riccardo Belluschi creano nuovi prodotti e sperimentano le loro applicazioni. Nello stesso anno inizia la collaborazione con le guide alpine, viste per la prima volta all’opera su un campanile a Dobbiaco. La collaborazioneprosegue ininterrotta ancora oggi.
1977/78
Collaborazione con Keim
Verso la fine degli anni Settanta, si consolida la forte collaborazione nata nel 1913 con i colori ai silicati Keim il cui utilizzo richiede manodopera altamente specializzata, preparazione del supporto perfetta, condizioni climatiche ottimali, ponteggi coperti e soprattutto continuità nel lavoro.
Anni 80
Il decennio vede impegnata la nostra impresa nella sperimentazione con Agip Petroli, Enea, CNR, varie università ed istituzioni, di una serie di sistemi per l’isolamento termico, alcuni dei quali mai entrati in produzione.
Viene anche realizzata la prima parete ventilata con rivestimento ceramico in lastre di grandi dimensioni “Buchtal”.
1983
Vengono costruiti i primi impianti per la pulitura di manufatti architettonici con atomizzazione di acqua demineralizzata. Nelle nostre officine viene progettato e costruito il primo macchinario in grado di insuflare lana di vetro e roccia appositamente cardata, nelle intercapedini degli edifici; tale attrezzatura rimarrà a lungo l’unica realizzata in Europa.
1984
Per la prima volta viene utilizzata l’idrodemolizione in Italia, in collaborazione con Edilstrade.
Vengono sperimentati impianti di microabrasivatura controllata con un sistema capace di mantenere sottovuoto un intero edificio.
In contemporanea, la ricerca con l’utilizzo dei silicati rivoluziona le tecniche di restauro del calcestruzzo armato.
1985
Nasce “Belluschi Clean System”, un sistema di pulitura che utilizza acqua, aria e aggregati garantendo il massimo controllo dell’operazione.
Anni ’90
Durante gli anni novanta tutte le tecnologie in uso vengono affinate e applicate via via in nuove tipologie di cantiere.
La nostra competenza ed esperienza vengono frequentemente richieste all’estero nel restauro del patrimonio architettonico come quello dell’Avana o in Libano.
1999
Il terzo millennio coincide con il passaggio ufficiale del testimone alla terza generazione Belluschi, i fratelli Ivo e Lucio con la stessa passione insita nel DNA di famiglia continuano ad occuparsi di ristrutturazioni di edifici ed opere di altissimo valore.
2002
Con l’aggiudicazione del restauro della Cattedrale di San Lorenzo in Lugano, si è potuto realizzare un primo intervento di altissimo livello con le tecniche laser, integrate con le tecniche tradizionali ove ritenuto necessario.
2004
Viene introdotto in tutti i nostri cantieri l’utilizzo di prodotti fotocatalitici.
2007
Arriva il silicato per legno, un’altra grande rivoluzione di cui siamo i principali promotori.
…
Si iniziano ad utilizzare le nuove tecniche di Restauro Soft, si introducono nuove tecnologie per il consolidamento strutturale, come le fibre di carbonio e in Pbo.
2018
Prime certificazioni dei nostri tecnici secondo la normativa UNI11704.2018
Oggi
Negli ultimi anni si sono sviluppati i primi lavori con tecnica del restauro soft; ogni giorno grazie ai continui sviluppi della tecnologia vengono implementate sia le indagini tradizionali sia quelle diagnostiche, con tecniche sempre più innovative: laser, droni, immagini ultrasoniche e magnetometriche.
Inoltre sempre maggiore importanza viene data alla ricerca e sviluppo di materiali e tecnologie atti a ridurre l’impatto sull’ambiente e sulle persone.